giovedì 13 dicembre 2012

QUINTA LEGGE BIOLOGICA: la “Quintessenza”


Ogni cosiddetta “malattia” è parte di un Programma Speciale con Senso Biologico (SBS) della Natura, comprensibile nel contesto della storia dell’Evoluzione.

La Quinta Legge Biologica della Natura è la quintessenza dela NMG. A differenza di quanto ci è stato insegnato, essa ci dice che in Natura non esiste nulla d’insensato o di maligno, e che gli avvenimenti che ci prendono in <<contropiede>> ( =DHS) attivano programmi SBS con lo scopo di risolvere il conflitto in corso.
Tutti i comportamenti dell'uomo (e malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza (SBS) inscritti nel cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia è una soluzione biologica del cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza.
Ogni organismo vivente possiede un cervello, più o meno sviluppato, in grado di captare inconsciamente le informazioni provenienti dal mondo che lo circonda. Le cellule, i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono, con lo stesso ritmo del cervello principale.

QUINTA LEGGE BIOLOGICA: la “Quintessenza”


Ogni cosiddetta “malattia” è parte di un Programma Speciale con Senso Biologico (SBS) della Natura, comprensibile nel contesto della storia dell’Evoluzione.

La Quinta Legge Biologica della Natura è la quintessenza dela NMG. A differenza di quanto ci è stato insegnato, essa ci dice che in Natura non esiste nulla d’insensato o di maligno, e che gli avvenimenti che ci prendono in <<contropiede>> ( =DHS) attivano programmi SBS con lo scopo di risolvere il conflitto in corso.
Tutti i comportamenti dell'uomo (e malattie) sono determinati da programmi speciali di sopravvivenza (SBS) inscritti nel cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia è una soluzione biologica del cervello, l'ultima possibilità di sopravvivenza.
Ogni organismo vivente possiede un cervello, più o meno sviluppato, in grado di captare inconsciamente le informazioni provenienti dal mondo che lo circonda. Le cellule, i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono, con lo stesso ritmo del cervello principale.

QUARTA LEGGE BIOLOGICA: Il Sistema Ontogeneticamente determinato dei Microbi.


I microbi sono al servizio del cervello.
I microbi non sono nostri nemici ma ci aiutano: loro lavorano su nostro comando, su comando del nostro organismo, diretto dal nostro cervello, perché ad ogni gruppo di organi appartenente ad un foglietto embrionale appartengono specifici microbi tipici di quel foglietto embrionale.
Il momento dal quale iniziano a “lavorare” i microbi, non dipende, come avevamo presupposto erroneamente fino ad ora, da fattori esterni ma viene ordinato esclusivamente dal nostro <<computer>> cervello.
Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie, nella soluzione del conflitto tutti i microbi “lavorano” – senza eccezione – esclusivamente nella seconda fase, quella di guarigione, iniziando con la soluzione del conflitto e finendo con la fase di guarigione. I microbi sono nostri alleati, sono loro che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. È il cervello che invia l'ordine ai nostri amici virus, funghi o batteri.
Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa in sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del programma biologico della natura. L'uomo convive con i microbi, il nostro corpo contiene dieci volte più batteri che cellule umane: centomila miliardi.


giovedì 6 dicembre 2012

TERZA LEGGE BIOLOGICA: Il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie equivalenti.



      Il termine ontogenetico, si riferisce alla vita embrionale dell'individuo e si parla di <<malattie equivalenti>> perché non solo i tumori, ma tutte la malattie, si comportano secondo l'enunciato delle cinque leggi.
     La ragione di tutti i comportamenti biologici, risale alla notte dei tempi e comincia con l'apparizione della prima cellula sul nostro pianeta.
     Abbiamo già detto che l'uomo, non sarebbe potuto sopravvivere fino ad oggi se non avesse integrato nel suo cervello programmi biologici di sopravvivenza volti al superamento di ogni genere di ostacoli che, nel corso dei millenni, si sono presentati sul cammino della sua evoluzione. Una volta superato l'ostacolo, la soluzione è trasmessa alle generazioni future: nei primi due mesi di vita intrauterina, il feto incarna tutta questa memoria dall'inizio della vita ad oggi.

Prima tappa dell’evoluzione
     La cellula, per continuare, deve respirare, mangiare, eliminare e riprodursi. Col passare dei secoli, la nostra cellula si associa ad altre cellule e diventa un organismo pluricellulare adattandosi così alle situazioni contingenti.
     Se per esempio, esso vive in un luogo dove l'ossigeno scarseggia, entra in una fase di stress e trova la soluzione al problema moltiplicando le cellule specializzate nella respirazione. Creerà una specie di tumore, una proliferazione cellulare. Dunque a questo stadio della vita, la sopravvivenza è assicurata da un aumento delle cellule là dove è necessario e l'ordine di proliferazione è impartito da una struttura cerebrale arcaica che diverrà il tronco cerebrale. 
     Ciò che avviene nel ventre materno, in qualche modo, ripercorre tutti gli stadi dell'evoluzione, tant'è vero che, nel corso del suo sviluppo, l'embrione sembrerà di volta in volta un'ameba, un girino, ecc.
     Che cosa ha ereditato l'uomo moderno dalla prima tappa dell'evoluzione della vita sulla Terra? Quali sono gli eventi conflittuali? Sono conflitti che riguardano il cosiddetto <<boccone!>> Un boccone di cibo, d'aria, un boccone da espellere, un boccone in senso figurato (nutrirsi, respirare, eliminare). Quando l’uomo si sente crollare tutto addosso, il cervello trattiene i liquidi. Per quanto riguarda la funzione riproduttiva, i conflitti interesseranno l'endometrio e parte della prostata.

Seconda tappa dell'evoluzione
     Qui assistiamo al passaggio degli organismi viventi dall'ambiente acquatico a quello terrestre. Ora deve proteggersi dal nuovo mondo che lo circonda: là dove sarà aggredito dai raggi solari, il cervello produrrà un ispessimento delle membrane per evitare di morire bruciato. Nel ventre materno, l'embrione continua a perfezionarsi irrobustendo tutte le membrane: derma, pleura, peritoneo, pericardio.
     Quali tracce psichiche rimarranno registrate nella memoria dell'uomo moderno? Tutti i conflitti che riguardano la <<paura>> di essere aggrediti, di subire un'aggressione contro l'integrità fisica all'altezza del torace (mesotelioma pleurico), della cavità addominale (mesotelioma peritoneale), del cuore (mesotelioma del pericardio). Fanno ancora parte tutti i conflitti concernenti il sentirsi in qualche modo <<colpiti nella propria integrità morale, insozzati>>: attacchi vissuti sulla pelle che daranno luogo a melanomi. La pelle è la parte del nostro corpo che per prima entra in contatto con gli altri individui.

Terza tappa dell'evoluzione
     Per il nostro piccolo organismo è ora di muoversi, esplorare l'ambiente circostante. Dovrà quindi sviluppare uno scheletro, dei muscoli e dei tendini. Ma se il mondo verso il quale tende (la terra) non è migliore di quello dal quale proviene (l'acqua), deciderà di tornare indietro e dovrà quindi <<perdere gli organi>> che aveva espressamente sviluppato: dovrà fare una lisi (riduzione cellulare, necrosi), perdere sostanza.
     Nel ventre materno comincia nel momento in cui compare il sistema osseo e muscolare. Questa fase corrisponde allo sviluppo del proprio valore. Qui i conflitti sono di <<svalutazione di sé>> (osteoporosi).

Quarta tappa dell'evoluzione
E’ una tappa che va a esplicare con precisione tutte le tappe precedenti, il passaggio da: <<mi sposto sulla superficie e mi misuro con il nuovo ambiente>> a <<entro in comunicazione con altri individui>>. Si affinano gli organi sensoriali: sul piano psichico assistiamo a una proiezione di sé in un ambiente sempre più vasto e complesso.
     Se ho paura di morire, la soluzione biologica del cervello sarà quella di aumentare gli alveoli polmonari per prendere più aria e sopravvivere, insomma una proliferazione cellulare, un cancro ai polmoni. Se invece <<mi tolgono il fiato>>, <<mi manca il respiro>>, ossia un conflitto dipendente dal mio rapporto con gli altri, la soluzione sarà quella di ulcerare i bronchi affinché passi più aria.
     Mentre se il conflitto è legato a dover andare allo stesso tempo in due direzioni diverse e non sappiamo cosa decidere, la soluzione biologica è la paralisi delle gambe (blocco funzionale).
     In sintesi: al verificarsi di un conflitto inatteso, senza soluzione apparente, vissuto in solitudine, la patologia si esprime contemporaneamente a livello mentale, cerebrale e organico:
-  a livello mentale c'è uno stato di stress permanente;
- a livello cerebrale si palesa con un corto circuito, in una specifica area del cervello;
- a livello organico avviene la proliferazione cellulare (tumore) oppure la lisi (perdita di sostanza) o ancora un blocco funzionale (paralisi).

L'eliminazione del conflitto è la chiave di volta che permette di passare alla fase di riparazione.

martedì 4 dicembre 2012

SECONDA LEGGE BIOLOGICA: La legge del decorso bifasico.

Dai programmi speciali biologici sensati (in passato chiamati malattie), alla soluzione del conflitto. Niente esiste senza il suo contrario.


Proprio come l’armonia è trasmessa dal movimento di un nastro colorato da parte di un’abile ginnasta, così tutto sul nostro pianeta lascia scorrere il suo intero equilibrio con una tale armonia da alternare il giorno alla notte, il caldo al freddo. Armonia è anche la consapevolezza che l’uomo è sano quando per l’appunto è in armonia, nelle differenti fasi della propria vita, con il proprio essere fisico, mentale e spirituale. Viviamo in un mondo polare, non esiste il giorno se non c'è la notte, la salute non ha senso senza la malattia, ecc. La medicina ufficiale ha individuato circa un migliaio di malattie, suddividendole in malattie <<fredde>> e malattie <<calde>>.
     Quelle fredde sono: stato continuo di stress, insonnia, cancro, angina pectoris, neurodermatiti, psicopatologie, ecc.. Quelle calde sono: infezioni, reumatismi, allergie, esantemi, ecc.. In verità non esiste una malattia <<fredda>> o una malattia <<calda>>, ma piuttosto esistono fasi alterne <<fredde>> e <<calde>>. 
Tutte le malattie presentano appunto due fasi: una FASE FREDDA detta <<simpaticotonia>> (da sistema nervoso simpatico), e una FASE CALDA detta <<vagotonia>> (da sistema nervoso parasimpatico o vago).
     È sempre la fase fredda che arriva per prima, seguita dalla fase calda di riparazione, una volta superato il trauma. Il superamento del trauma è la chiave di volta per passare in fase di riparazione.

FASE FREDDA
Al verificarsi di un trauma emotivo che ci coglie impreparati, (ci prende in contropiede), che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere (DHS), i tre livelli dell'essere (psiche – cervello - organo) entrano in una fase di reazione per sopravvivere:
A livello psichico - il paziente continua a rimuginare il suo problema, è stressato, non ha più fame, dimagrisce, fa fatica ad addormentarsi. In questo continuo stato di allarme tutte le energie sono mobilitate al solo fine di superare il trauma.


A livello cerebrale - si producono dei cerchi concentrici (focolai = HH) in una certa area del cervello che presiede al funzionamento di un organo ben preciso. Alla TAC cerebrale senza liquido di contrasto, i focolai di Hamer sono chiaramente visibili. Sono dei cerchi definiti <<formazione a bersaglio>>. Tali cerchi hanno la stessa forma che assume uno specchio d’acqua (ad esempio un lago) dopo averci buttato dentro un sasso. 

A livello vegetativo – simpaticotonia: si riscontrano sintomi come inappetenza, dimagrimento, vasocostrizione (in questo caso si avranno mani e piedi freddi – pelle fredda), insonnia, frequenti risvegli subito dopo essersi addormentati, pressione sanguigna alta.

A livello fisico - il cervello può dare solo quattro tipi di ordini: 1) creare una massa (proliferazione cellulare come evento sensato per la soluzione del conflitto = tumore, cisti, ecc.); 2) scavare (lisi) un buco (riduzione cellulare come evento sensato per la soluzione del conflitto del singolo individuo o evento sensato come programma di auto eliminazione per la conservazione della specie = necrosi o ulcera, a seconda dell’organo interessato); 3) bloccare un organo; 4) sbloccare un organo.

FASE CALDA
Questa fase ha inizio solamente al momento della soluzione del conflitto (inteso come confitto biologico).
                  A livello psichico - iniziamo a tirare il fiato. Lo stress si dilegua, il conflitto è stato risolto. Torna l'appetito, le estremità del corpo riprendono a essere calde.
                   
                  A livello cerebrale - nell'area del cervello dove si è verificato il <<cortocircuito>>, comincia a formarsi l'edema di riparazione. Una volta terminata la riparazione, una crisi epilettoide (tremori, sudori freddi notturni, stress, evacuazioni urinarie) verificherà se l'evento conflittuale è stato completamente superato; in caso affermativo l'edema sarà evacuato tramite la diuresi, in caso negativo si manifesterà con fasi alterne di ricadute e risoluzioni che avranno come conseguenza il formarsi di una cisti cerebrale al posto dell'edema.

A livello fisico - già prima della crisi epilettoide, la <<malattia>> smette di progredire e il cervello si ripara. Nella fase di vagotonia (fase calda), il paziente entra in uno stato d’infiammazione; tutte le energie sono ora tese alla risoluzione cerebrale e fisica: può avere stati febbrili, dolori diffusi o localizzati e soprattutto molta stanchezza. Tutti gli stati infiammatori sono delle riparazioni, ivi comprese le malattie infettive. È da tener presente che la fase di riparazione può essere anche più pericolosa della fase di malattia.




lunedì 3 dicembre 2012

PRIMA LEGGE BIOLOGICA: “La legge ferrea del cancro”.

Il trauma è il detonatore 



Ogni <<malattia>> è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Allo scopo di continuare la specie, l'uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.

La LEGGE FERREA DEL CANCRO è una legge biologica scoperta empiricamente che sinora si è rivelata esatta, senza eccezioni, in più di 30.000 casi studiati dal dott. Hamer. Essa recita così:

Primo criterio – Ogni programma speciale, biologico e sensato (SBS) è originato da una DHS (acronimo scelto dal dott. Hamer e dedicato a suo figlio Dirk = Dirk Hamer Sindrome) vale a dire uno shock inaspettato, estremamente acuto, drammatico e vissuto con un senso di isolamento che si verifica contemporaneamente o quasi contemporaneamente a livello pischico – cerebrale – organico.
Per meglio comprendere a quale tipo di shock si fa riferimento, vi porto l’esempio di una madre che, mentre sceglie della biancheria intima su una bancarella del mercato rionale, improvvisamente si accorge di non avere più accanto a lei suo figlio dell’età di 6 anni. Sicuramente il suo shock sarà la conseguenza di un evento non previsto, inaspettato, vissuto naturalmente in maniera drammatica e in solitudine.  Il programma speciale, biologico e sensato, si attiva solamente a seguito di uno shock: senza questo colpo improvviso non si attiva nessun programma e di conseguenza non ci sarà malattia. E’ come le gare di velocità dei 100 metri alle olimpiadi: gli atleti sono tutti pronti ai blocchi di partenza, ma senza lo sparo del giudice di gara la corsa non avrà mai inizio. Allora e solo allora (ossia dopo lo shock), il cervello entra in azione mettendo in moto uno speciale programma biologico (SBS) per la sopravvivenza dell'individuo. L'intensità del trauma emotivo determinerà la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determinerà la localizzazione nel corpo (organo).
Quindi la malattia è un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto a un trauma emotivo. Senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto (la consapevolezza) è il primo passo verso la guarigione!

Secondo criterio – Il contenuto del conflitto determina, nell’istante della DHS, tanto la localizzazione del programma SBS nel cervello, cosiddetto Focolaio di Hamer (HH), quanto la localizzazione organica come tumore o malattia oncoequivalente.

Terzo criterio – Il decorso del programma SBS su tutti i tre livelli (psiche-cervello-organo) è sincrono, dalla DHS fino alla soluzione del conflitto (conflittolisi = CL) compresi la crisi per poi fare ritorno alla normalità (normotonia).

"RICOMINCIO DAI BAMBINI" - Vito Gadaleta Editore

UN LIBRO PER I GENITORI, INSEGNANTI, ALLENATORI

Tutto ciò che ho appreso con il tempo, tutto quanto ricevuto, sento fortemente la necessità di rimetterlo in gioco, di renderlo disponibile a coloro che sono ciechi, in senso lato naturalmente; intendo privi della luce della verità, una verità tanto nascosta quanto da sempre palese ai nostri occhi. Il nostro animo fuggitivo, i nostri sentimenti intrisi d’invidia, gelosia, caparbietà e paura.
Ho fortemente voluto scrivere questo libro e soprattutto metterlo a disposizione di tutti in maniera gratuita. Potrai scaricare il libro in formato pdf in maniera gratuita al seguente indirizzo:
http://www.tataexpress.it/seminari.html

oppure acquistare una copia cartacea al seguente indirizzo:
http://www.lulu.com/spotlight/vitogadaleta

Le 5 leggi biologiche della natura


Potrebbe rappresentare una rivoluzione culturale nel campo della medicina se il suo fautore, il dottor Ryke Geerd Hamer, non vivesse in esilio e se la sua dottrina non fosse stata messa al bando dalle università tedesche. La dottrina di Hamer, che si articola su <<cinque leggi biologiche>> e la cui validità è stata verificata ufficialmente dal dipartimento oncologico dell’ospedale di Trnava (Slovacchia), implica infatti un totale capovolgimento della concezione di <<malattia>>, degli strumenti diagnostici e di quelli di cura, un sovvertimento dei crismi della medicina tradizionale.
Egli ha scoperto che esiste una correlazione fra psiche - cervello - organo. Sostanzialmente, se un’alterazione (uno shock inaspettato, che ci ha preso in contropiede), colpisce una certa zona del nostro cervello sarà colpito quel preciso organo.