Proprio come l’armonia è
trasmessa dal movimento di un nastro colorato da parte di un’abile ginnasta,
così tutto sul nostro pianeta lascia scorrere il suo intero equilibrio con una
tale armonia da alternare il giorno alla notte, il caldo al freddo. Armonia è
anche la consapevolezza che l’uomo è sano quando per l’appunto è in armonia,
nelle differenti fasi della propria vita, con il proprio essere fisico, mentale
e spirituale. Viviamo
in un mondo polare, non esiste il giorno se non c'è la notte, la salute non ha
senso senza la malattia, ecc. La medicina ufficiale ha individuato circa un
migliaio di malattie, suddividendole in malattie <<fredde>> e
malattie <<calde>>.
Quelle fredde sono: stato continuo di
stress, insonnia, cancro, angina pectoris, neurodermatiti, psicopatologie,
ecc.. Quelle calde sono: infezioni, reumatismi, allergie, esantemi, ecc.. In
verità non esiste una malattia <<fredda>> o una malattia
<<calda>>, ma piuttosto esistono fasi alterne
<<fredde>> e <<calde>>.
Tutte le malattie
presentano appunto due fasi: una FASE
FREDDA detta <<simpaticotonia>> (da sistema nervoso simpatico), e una FASE CALDA detta <<vagotonia>> (da sistema nervoso parasimpatico o vago).
È sempre la fase fredda che arriva per prima, seguita dalla fase calda di riparazione, una volta superato
il trauma. Il superamento del trauma è la chiave di volta per passare in fase
di riparazione.
FASE FREDDA
Al verificarsi di un
trauma emotivo che ci coglie impreparati, (ci prende in contropiede), che
viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere (DHS), i tre livelli
dell'essere (psiche – cervello - organo) entrano in una fase di reazione per
sopravvivere:
A livello psichico - il
paziente continua a rimuginare il suo problema, è stressato, non ha più fame,
dimagrisce, fa fatica ad addormentarsi. In questo continuo stato di allarme
tutte le energie sono mobilitate al solo fine di superare il trauma.
A livello cerebrale - si
producono dei cerchi concentrici (focolai = HH) in una certa area del cervello
che presiede al funzionamento di un organo ben preciso. Alla TAC cerebrale
senza liquido di contrasto, i focolai di Hamer sono chiaramente visibili. Sono
dei cerchi definiti <<formazione a bersaglio>>. Tali cerchi hanno
la stessa forma che assume uno specchio d’acqua (ad esempio un lago) dopo
averci buttato dentro un sasso.
A
livello vegetativo – simpaticotonia: si riscontrano sintomi come
inappetenza, dimagrimento, vasocostrizione (in questo caso si avranno mani e
piedi freddi – pelle fredda), insonnia, frequenti risvegli subito dopo essersi
addormentati, pressione sanguigna alta.
A livello
fisico - il cervello può dare solo quattro tipi di ordini: 1) creare
una massa (proliferazione cellulare come evento sensato per la soluzione del
conflitto = tumore, cisti, ecc.); 2) scavare (lisi) un buco (riduzione
cellulare come evento sensato per la soluzione del conflitto del singolo individuo
o evento sensato come programma di auto eliminazione per la conservazione della
specie = necrosi o ulcera, a seconda dell’organo interessato); 3) bloccare un
organo; 4) sbloccare un organo.
FASE CALDA
Questa fase ha inizio
solamente al momento della soluzione del conflitto (inteso come confitto
biologico).
A livello psichico - iniziamo a
tirare il fiato. Lo stress si dilegua, il conflitto è stato risolto. Torna
l'appetito, le estremità del corpo riprendono a essere calde.
A livello cerebrale - nell'area
del cervello dove si è verificato il <<cortocircuito>>,
comincia a formarsi l'edema di riparazione. Una volta terminata la
riparazione, una crisi epilettoide (tremori, sudori freddi notturni, stress,
evacuazioni urinarie) verificherà se l'evento conflittuale è stato
completamente superato; in caso affermativo l'edema sarà evacuato tramite la
diuresi, in caso negativo si manifesterà con fasi alterne di ricadute e
risoluzioni che avranno come conseguenza il formarsi di una cisti cerebrale al
posto dell'edema.
A livello fisico - già
prima della crisi epilettoide, la <<malattia>> smette di progredire
e il cervello si ripara. Nella fase di vagotonia (fase calda), il paziente entra in uno stato d’infiammazione; tutte
le energie sono ora tese alla risoluzione cerebrale e fisica: può avere stati
febbrili, dolori diffusi o localizzati e soprattutto molta stanchezza. Tutti
gli stati infiammatori sono delle riparazioni, ivi comprese le malattie
infettive. È da tener presente che la fase di riparazione può essere anche più
pericolosa della fase di malattia.
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